Lì fuori/Lì dentro

Le fotografie di Francesca De Pieri evidenziano una cesura, una linea di separazione tra l’occhio reale che vede uno spazio e in seguito lo rappresenta, come nella tradizione classica; ma la separazione non è colmata da una struttura razionale disegnata e dipinta.
La fotografia suggerisce rispetto alla realtà che vediamo coordinate precise; la scena della piscina come un set, una scena costruita nel passaggio dall'alto al basso, dal fuori al dentro, dal solido al liquido, dal pieno d’aria al pieno d’acqua: poi è la rifrazione che trasforma lo schema; nessuna linea dritta per guardare lì, una profondità sì, ma dietro un velo che appiattisce, che riduce tutto a superficie, che scioglie le forme verso un indistinto; una fotografia che scopre effetti pittorici ma senza fotoritocco; acqua nitida, trasparente, il visibile è solo rifratto, non c’è manipolazione pittorica del colore; la rifrazione è il primo passo di una fotografia del doppio passo e della doppia illusione che in questo modo riporta in superficie la profondità senza fare alcuna astrazione;
Infatti il secondo aspetto che emerge da queste foto è che la misura tra la realtà solida concreta e il mondo fluido e virtuale è la corporeità; ed è inevitabile. il corpo che posso toccare qui, dentro l'acqua diventa il corpo che posso vedere; il mio corpo solido e pesante diventa l'altro corpo leggero e sospeso. Da un punto di vista fisico sappiamo benissimo che il nostro corpo è fatto di sangue e acqua. Nell’inconscio inoltre viviamo anche il ricordo di un corpo un tempo avvolto nel liquido amniotico; qualcosa ci conduce lì, verso un altro stato fisico, ma anche qualcosa ci respinge. Muscoli distesi insieme ad un respiro trattenuto: ogni immersione è una condizione disumana, instabile e precaria ma inevitabilmente piacevole.
La fotografia coglie questo istante di aria trattenuta, di respiro raccolto, di corpo messo tra parentesi: un corpo sospeso che non affonda per non morire.
La foto migliore è quella che non lascia tracce dello spazio emerso; che lascia intuire il reale dove appoggiamo i piedi, ma che ci coglie immersi nell'illusione di essere lì dentro.

Stefano Coletto

Marguerite Waknine vol. 2 _ contemporary art _ The Swimming Pool of Francesca De Pieri

Marguerite Waknine vol. 2 _ contemporary art _ The Swimming Pool of Francesca De Pieri

Marguerite Waknine vol. 2 _ contemporary art _ The Swimming Pool of Francesca De Pieri

Marguerite Waknine vol. 2 _ contemporary art _ The Swimming Pool of Francesca De Pieri

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